venerdì 9 marzo 2012

da leggere!!! - PARADISO E INFERNO SONO LA STESSA COSA...

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: “ Signore, mi piacerebbe sapere come sono il paradiso e l'inferno.” Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise d guardare. C'era una grande tavola rotonda. Al centro un grande recipiente col cibo dal profumo delizioso. Il sant'uomo sentì l'acquolina n bocca. Le persone intorno al tavolo erano magre, dall'aspetto malato e'aria affamata Avevano cucchiai dai manici lunghissimi attaccati alle braccia. Tutti potevano raggiungere il cibo, ma poiché il manico era più lungo de braccio non potevano accostarlo alla bocca. Il sant'uomo tremò alla vista delle loro sofferenze. Dio gli disse: “Hai appena visto l'inferno.” Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta Dio l'aprì. La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la tavola rotonda, il recipiente. Le persone intorno al tavolo avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra oro sorridendo Il sant'uomo disse a Dio: “Non capisco!” “E' semplice” rispose Dio, “Essi hanno imparato che il cucchiaio troppo lungo non consente di nutrire se stessi ma permette di nutrire il proprio vicino. Perciò si nutrono gli uni con gli altri! Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi. Inferno e paradiso sono uguali nella struttura. La differenza la portiamo dentro di noi!”
a differenza la portiamo dentro noi!". "Sulla terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l'ingordigia di pochi.I nostri pensieri,per quanto buoni,sono perle false finché non diventano azioni.
Sii il cambiamento che vuoi che avvenga nel mondo"
(Mahatma Gandhi)

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venerdì 9 marzo 2012

da leggere!!! - PARADISO E INFERNO SONO LA STESSA COSA...

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese: “ Signore, mi piacerebbe sapere come sono il paradiso e l'inferno.” Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Ne aprì una e gli permise d guardare. C'era una grande tavola rotonda. Al centro un grande recipiente col cibo dal profumo delizioso. Il sant'uomo sentì l'acquolina n bocca. Le persone intorno al tavolo erano magre, dall'aspetto malato e'aria affamata Avevano cucchiai dai manici lunghissimi attaccati alle braccia. Tutti potevano raggiungere il cibo, ma poiché il manico era più lungo de braccio non potevano accostarlo alla bocca. Il sant'uomo tremò alla vista delle loro sofferenze. Dio gli disse: “Hai appena visto l'inferno.” Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta Dio l'aprì. La scena che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la tavola rotonda, il recipiente. Le persone intorno al tavolo avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici. Questa volta però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra oro sorridendo Il sant'uomo disse a Dio: “Non capisco!” “E' semplice” rispose Dio, “Essi hanno imparato che il cucchiaio troppo lungo non consente di nutrire se stessi ma permette di nutrire il proprio vicino. Perciò si nutrono gli uni con gli altri! Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi. Inferno e paradiso sono uguali nella struttura. La differenza la portiamo dentro di noi!”
a differenza la portiamo dentro noi!". "Sulla terra c'è abbastanza per soddisfare i bisogni di tutti ma non per soddisfare l'ingordigia di pochi.I nostri pensieri,per quanto buoni,sono perle false finché non diventano azioni.
Sii il cambiamento che vuoi che avvenga nel mondo"
(Mahatma Gandhi)

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