giovedì 1 marzo 2012

***LA STORIA DI YAGO: CANE DA COMBATTIMENTO*** (Clicca per leggerla)

Fa freddo, ma devo stare qui lo stesso, in questo box nemmeno tanto grande, sporco e scivoloso.Tra poco, il mio padrone verrà a prendermi: non mangio da due giorni, lo stomaco mi si contorce e brucia, brucia e non ho acqua per calmare la sete, succede sempre così prima di un combattimento, sempre, sino a che avrò la forza di combattere e di vincere, e quando le forze mi abbandoneranno del tutto, ma avrò ancora in me lo spirito battagliero, verrò venduto come supporto da allenamento, messo a disposizione di un soggetto giovane, affinché si possa allenare con me, ma prima, mi verranno strappati i denti, affinché io non possa morderlo e non possa difendermi e fino ad allora, spererò con tutte le mie forze, che tutto questo finisca presto. Ero ancora un cucciolo quando fui venduto, la ma vita sino allora scorreva lieta, tranquilla, assieme ai figli del mio padrone ed agli altri membri delle cucciolate. Era palpabile l'indifferenza che quell'uomo aveva nei miei confronti, quando venne a prendermi al canile, capii all'istante quale sarebbe stata la mia posizione accanto a lui: mai avrei avuto una carezza, e non riuscivo ad immaginare quale sarebbe stato il mio destino. La mia cuccia era il freddo suolo sporco e bagnato del cortile di una demolizione d’auto, niente riparo per la pioggia, solo una sudicia ciotola d’ acqua a disposizione in un angolo e qualche carcassa di pollo gettata ogni tanto. Era da poco più di un mese che mi trovavo in quel cortile maleodorante, quando un nuovo membro umano si unì a noi. Non capivo cosa volesse da me ma, cercai lo stesso istintivamente di fuggire!!Fui preso, rinchiuso in un sacco di iuta e…..quello che sentii furono le bastonate sul mio corpo di giovane cane e le grida di quelle persone, le loro risate, il sapore del sangue tra i denti mai sentito prima.Non capivo quale peccato avessi commesso per essere così duramente punito. Quando fui fatto uscire dal sacco, la mia prima reazione fu quella di sottomettermi, affinché quelle barbarie cessassero. Mi girai mostrando il fianco ma, Fui preso a calci sul muso da entrambi, allora gridai, abbaiai con tutta la rabbia di cui ero capace, reagii tentando di azzannare e, stranamente, i due si misero a ridere e mi diedero una pacca sulla testa, lodandomi,era forse quello che volevano da me?Le giornate passavano tra l'indifferenza e la paura, ero ben nutrito e diventavo ogni giorno più forte, mi allenavo ai combattimenti, con cani: o presi nei canili, o rubati ai proprietari, ai quali venivano tolti i denti affinché non mi facessero del male . Spesso potevo nutrirmi col corpo del mio stesso avversario, affinché assaporassi meglio il gusto del sangue,mi costringevano a portare una museruola alla quale erano attaccati dei pesi che raggiungevano anche i dieci kili, per irrobustire le mascelle, mi venivano somministrati dei medicinali eccitanti prima di ogni combattimento, non uscivo mai, mai una passeggiata , mai una corsa nel prato di fronte, ma sempre e solo quel maledetto tapis roulant x irrobustire il mio giovane cuore e la mia muscolatura, e prima di ogni combattimento, venivo bastonato con un manganello di gomma che mi spezzava le ossa. Mi veniva fatto indossare un collare elettrico, dal cui interno uscivano due chiodi che mi si conficcavano nella gola e quando veniva azionata la scarica elettrica: io pregavo di morire!! Quando uscivo dalla gabbia non vedevo nemmeno più,erano l'istinto e l'odore a guidarmi addosso al mio avversario,la furia, la rabbia repressa che si scatenavano in me, allora, su di lui sfogavo tutta la mia rabbia, la mia disperazione e:mordevo !!Affondavo le zanne e dilaniavo quella povera carne, consapevole che solo se lo avessi ucciso, avrei avuto la vita salva ancora,ancora una volta, ancora per il combattimento successivo....Questo è quello che succede ai pit bull o a qualunque altro cane da combattimento...la vera bestia è chi lo ha fatto diventare così!!Sui giornali non si leggono mai le violenze che questi cani subiscono durante l'addestramento, solo perché i loro padroni li vogliono aggressivi, perché devono difendere la proprietà, o peggio ancora, perché devono essere i più forti nei combattimenti. Se un cane viene punito ingiustamente diventerà insicuro, non saprà più quello che è giusto e quello che è sbagliato fare, perderà la fiducia nell'essere umano, tutto questo provocherà frustrazioni tali da poter risvegliare in lui, in un qualsiasi momento, anche senza una causa ben precisa.. una aggressivita' incontrollabile.Perchè tutto questo non viene spiegato alla gente? perchè si finisce sempre con l’accusare e mettere al bando queste vittime della mafia e delle altre organizzazioni criminali? questa non è giustizia!!!La prossima volta che incontrerai uno di questi cani...guarda i suoi occhi e non i suoi denti, vedrai riflessa in essi tutta la sua disperazione....lui non era cosi'!!!!! E’ cio' che l'uomo ha voluto che lui diventasse......

1 commento:

  1. Que triste ! pero es verdad... Las verdaderas bestias salvajes caminan en dos patas y tienen el don de la palabra.-

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giovedì 1 marzo 2012

***LA STORIA DI YAGO: CANE DA COMBATTIMENTO*** (Clicca per leggerla)

Fa freddo, ma devo stare qui lo stesso, in questo box nemmeno tanto grande, sporco e scivoloso.Tra poco, il mio padrone verrà a prendermi: non mangio da due giorni, lo stomaco mi si contorce e brucia, brucia e non ho acqua per calmare la sete, succede sempre così prima di un combattimento, sempre, sino a che avrò la forza di combattere e di vincere, e quando le forze mi abbandoneranno del tutto, ma avrò ancora in me lo spirito battagliero, verrò venduto come supporto da allenamento, messo a disposizione di un soggetto giovane, affinché si possa allenare con me, ma prima, mi verranno strappati i denti, affinché io non possa morderlo e non possa difendermi e fino ad allora, spererò con tutte le mie forze, che tutto questo finisca presto. Ero ancora un cucciolo quando fui venduto, la ma vita sino allora scorreva lieta, tranquilla, assieme ai figli del mio padrone ed agli altri membri delle cucciolate. Era palpabile l'indifferenza che quell'uomo aveva nei miei confronti, quando venne a prendermi al canile, capii all'istante quale sarebbe stata la mia posizione accanto a lui: mai avrei avuto una carezza, e non riuscivo ad immaginare quale sarebbe stato il mio destino. La mia cuccia era il freddo suolo sporco e bagnato del cortile di una demolizione d’auto, niente riparo per la pioggia, solo una sudicia ciotola d’ acqua a disposizione in un angolo e qualche carcassa di pollo gettata ogni tanto. Era da poco più di un mese che mi trovavo in quel cortile maleodorante, quando un nuovo membro umano si unì a noi. Non capivo cosa volesse da me ma, cercai lo stesso istintivamente di fuggire!!Fui preso, rinchiuso in un sacco di iuta e…..quello che sentii furono le bastonate sul mio corpo di giovane cane e le grida di quelle persone, le loro risate, il sapore del sangue tra i denti mai sentito prima.Non capivo quale peccato avessi commesso per essere così duramente punito. Quando fui fatto uscire dal sacco, la mia prima reazione fu quella di sottomettermi, affinché quelle barbarie cessassero. Mi girai mostrando il fianco ma, Fui preso a calci sul muso da entrambi, allora gridai, abbaiai con tutta la rabbia di cui ero capace, reagii tentando di azzannare e, stranamente, i due si misero a ridere e mi diedero una pacca sulla testa, lodandomi,era forse quello che volevano da me?Le giornate passavano tra l'indifferenza e la paura, ero ben nutrito e diventavo ogni giorno più forte, mi allenavo ai combattimenti, con cani: o presi nei canili, o rubati ai proprietari, ai quali venivano tolti i denti affinché non mi facessero del male . Spesso potevo nutrirmi col corpo del mio stesso avversario, affinché assaporassi meglio il gusto del sangue,mi costringevano a portare una museruola alla quale erano attaccati dei pesi che raggiungevano anche i dieci kili, per irrobustire le mascelle, mi venivano somministrati dei medicinali eccitanti prima di ogni combattimento, non uscivo mai, mai una passeggiata , mai una corsa nel prato di fronte, ma sempre e solo quel maledetto tapis roulant x irrobustire il mio giovane cuore e la mia muscolatura, e prima di ogni combattimento, venivo bastonato con un manganello di gomma che mi spezzava le ossa. Mi veniva fatto indossare un collare elettrico, dal cui interno uscivano due chiodi che mi si conficcavano nella gola e quando veniva azionata la scarica elettrica: io pregavo di morire!! Quando uscivo dalla gabbia non vedevo nemmeno più,erano l'istinto e l'odore a guidarmi addosso al mio avversario,la furia, la rabbia repressa che si scatenavano in me, allora, su di lui sfogavo tutta la mia rabbia, la mia disperazione e:mordevo !!Affondavo le zanne e dilaniavo quella povera carne, consapevole che solo se lo avessi ucciso, avrei avuto la vita salva ancora,ancora una volta, ancora per il combattimento successivo....Questo è quello che succede ai pit bull o a qualunque altro cane da combattimento...la vera bestia è chi lo ha fatto diventare così!!Sui giornali non si leggono mai le violenze che questi cani subiscono durante l'addestramento, solo perché i loro padroni li vogliono aggressivi, perché devono difendere la proprietà, o peggio ancora, perché devono essere i più forti nei combattimenti. Se un cane viene punito ingiustamente diventerà insicuro, non saprà più quello che è giusto e quello che è sbagliato fare, perderà la fiducia nell'essere umano, tutto questo provocherà frustrazioni tali da poter risvegliare in lui, in un qualsiasi momento, anche senza una causa ben precisa.. una aggressivita' incontrollabile.Perchè tutto questo non viene spiegato alla gente? perchè si finisce sempre con l’accusare e mettere al bando queste vittime della mafia e delle altre organizzazioni criminali? questa non è giustizia!!!La prossima volta che incontrerai uno di questi cani...guarda i suoi occhi e non i suoi denti, vedrai riflessa in essi tutta la sua disperazione....lui non era cosi'!!!!! E’ cio' che l'uomo ha voluto che lui diventasse......

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  1. Que triste ! pero es verdad... Las verdaderas bestias salvajes caminan en dos patas y tienen el don de la palabra.-

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